Roma, 17 Dic 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Michele Rinelli – Rinelli: “La prescrizione “abolita” non fa certo paura ai colpevoli”. (Segue articolo). – Non è un momento facile per la percezione della giustizia sostanziale erogata dal nostro sistema, ed è facile, in questa bagarre, distinguere tra una posizione ideologica e una posizione tecnica.
È indubbiamente facile schierarsi contro i “cattivi”, o presunti tali, perché in Italia già il solo fatto di essere sotto indagine equivale a essere colpevoli, così che, ad esempio, la scarcerazione del sindaco di Bibbiano o il proscioglimento di 22 indagati per i tragici fatti di Rigopiano rappresentano, per molti, il sintomo di una malagiustizia imperante.
Non è certo di una giustizia forcaiola che abbiamo bisogno ma, più che altro, che ci dia la sensazione di proteggerci dal marcio che questa società ci mette di fronte ogni giorno.
Ed è qui che si scende sul politico, non sarà certo l’abolizione, di fatto, della prescrizione, che ci salverà dal male, dai reati, e da tutto ciò che questa umanità ogni giorno ci mette di fronte.
La prescrizione “abolita” non fa certo paura ai colpevoli, anzi, sono proprio gli innocenti a doverla temere, ad ipotizzare lunghissimi periodi per essere scagionati, riabilitati o condannati, a una persona che entra ed esce dal carcere cosa potrà mai interessare una condanna in più o in meno dopo tanti anni? L’articolo completo prosegue qui >>> https://paroleingiaccablu.wordpress.com/2019/12/04/il-blocco-della-prescrizione-non-e-una-questione-politica/