Guerra: il Kursk è perso o quasi, cosa farà l’Ucraina?

Roma, 14 marzo 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Le battaglie in Ucraina continuano nell’attesa di una prima tregua, il Kursk sta per essere riconquistato dalla Russia e si preannuncia una grande ritirata.

Secondo alcuni non si sta assistendo ad alcuna rotta, e Kiev sarebbe in realtà impegnata in una ritirata pianificata per fasi. Secondo questa prospettiva, dunque, gli attacchi che ancora qualche settimana fa gli Ucraini lanciavano dal fianco orientale del saliente conquistato avevano lo scopo di disorientare i Russi, ritardando la loro progettata offensiva e guadagnando tempo prezioso per l’attuale ritirata.

Può pure darsi che sia così… Noi, ad essere sinceri, non lo riteniamo affatto. La realtà delle cose è che l’8 marzo scorso la tenuta delle posizioni delle forze ucraine a Sudzha era quasi improvvisamente divenuta insostenibile, con tutta probabilità a causa dell’improvvisa cessazione della condivisione intelligence/ISTAR americana. Le truppe russe non solo stavano bombardando pesantemente l’area con UMPK e UAV/FPV (questi in una numerosità insolita), ma erano anche riuscite a infiltrarsi in alcune parti della cittadina. Si è persino ipotizzato che soldati russi abbiano utilizzato un gasdotto sotterraneo per entrare in città, ma la vicenda rimane tutt’altro che chiara.

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.rid.it/shownews/7170/ritirata-dal-kursk-pianificata-od-obbligata

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