Roma, 31 Mar 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – “Minaccia Isis mai così alta anche in Italia” ha dichiarato il ministro dell’Interno Marco Minniti. Gianni Tonelli, fino a pochi giorni fa segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) e ora parlamentare della Lega, intervistato da Lo Speciale ritiene l’allarme più che attendibile, ma punta il dito contro presunte inefficienze del governo uscente. In un’intervista a Repubblica Minniti ha detto che Roma sarebbe oggi nel mirino molto più di altre città per il forte valore simbolico che riveste, come dimostrerebbe anche la propaganda pro-terrorismo via web che si sarebbe molto rafforzata. Il ministro invita il prossimo governo a non disperdere il lavoro portato avanti in questi anni che avrebbe consentito di prevenire e scongiurare rischi per l’Italia. Tonelli, Minniti lancia l’allarme affermando che l’Italia mai come ora sarebbe a forte rischio terrorismo. La propaganda è ripartita e Roma sarebbe nel mirino. Le risulta una situazione di così elevato rischio? “Se il ministro ha affermato questo ritengo lo abbia fatto sulla base di dati e informazioni certe arrivate dai servizi. L’allarme è certamente più che fondato. Resta però la domanda di fondo: perché siamo arrivati a questo punto? Mi spiace per Minniti, ma la sua parte politica in questi anni non ha fatto che rottamare l’intero apparato della sicurezza. In campagna elettorale Renzi prometteva di assumere 10mila poliziotti in più ogni anno. Peccato che la riforma Madia del luglio 2016 ne abbia tagliati 50mila. I poliziotti in più che sarebbero stati assunti in realtà sono andati a coprire i posti lasciati da chi è andato in pensione, ma resta sempre il vuoto di 50mila unità. Mi chiedo come si possano fronteggiare certi pericoli con questa carenza di uomini e di equipaggiamenti”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lospecialegiornale.it/2018/03/29/terrorismo-allarme-minniti-tonelli/