Bando di concorso: Agenti di Polizia locale, requisiti discriminatori per i candidati

Roma, 03 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Di seguito il caso di un aspirante agente di Polizia. Segue. – Con Sentenza n. 652 del 16 maggio 2019 la Corte d’Appello di Milano, Sez. Lavoro, riformando quanto stabilito dal Tribunale di primo grado, ha ritenuto che il bando pubblicato da un Comune lombardo per l’assunzione di n. 22 Agenti di Polizia locale prevedesse dei requisiti discriminatori.

Il bando, infatti, contemplava un limite generale di età per la partecipazione che poteva essere innalzato in presenza di talune condizioni degli aspiranti agenti: condizioni che, del tutto ‘avulse dalle mansioni lavorative’ determinerebbero, secondo la Corte d’appello, un’immotivata disparità di trattamento dei concorrenti ricompresi nelle due fasce d’età.

IL FATTO – Un aspirante agente di Polizia di trentaquattro anni ricorreva avverso il bando di selezione pubblicato da un Comune lombardo, che fissava tra i requisiti per la partecipazione il limite generale di età di anni 30 (trenta).

Il bando, infatti, prevedeva che siffatto limite potesse essere aumentato fino ad un massimo di anni 35 (trentacinque) esclusivamente nel caso in cui il concorrente fosse sposato o avesse uno o più figli a carico, ovvero se avesse prestato sevizio militare volontario, di leva o prolungato fino ad un massimo di tre anni.

Non versando in alcuna delle condizioni in parola, l’aspirante agente si trovava impossibilitata a presentare la domanda di partecipazione e, dunque, proponeva ricorso avverso tale bando lamentando la disparità di trattamento rispetto ad altri concorrenti ultratrentenni che, invece, avevano avuto la possibilità di partecipare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavoroediritto.it/giurisprudenza/illegittimo-bando-concorso-prevede-limiti-eta-variabili-per-candidati

 

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