Caccia militari in Europa

Roma, 09 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Monteleone – Programmi, contratti, ordini e valutazioni. Segue. – Con il mese di Aprile 2019, in Svizzera, parte la competizione per la decisione di acquisto del futuro caccia che nel 2030 dovrà sostituire l’attuale flotta degli anziani F-18 in servizio con la Swiss Air Force.

Con l’occasione diamo uno sguardo alle competizioni in corso e alle scelte fatte dai paesi europei che sono alle prese con l’aggiornamento delle proprie flotte aeree.

Alcune nazioni hanno già scelto il caccia di quinta generazione stealth della Lockheed Martin F-35 Lightning II e altri lo stanno valutando, ma i competitors non stanno certo a guardare.

Austria. L’Austria nel luglio del 2017 ha spiazzato il consorzio Eurofighter con la decisione di ritirare dal servizio i 15 caccia Typhoon, entrati in servizio nel 2017, per problemi legati agli elevati costi di gestione e manutenzione che si aggirano intorno ai 5 miliardi di Euro.

Già nel 2003 l’acquisto dei suddetti caccia, 24, successivamente 18 poi ridotti a 15, del valore di 2 miliardi di Euro fu al centro di polemiche politiche ed industriali tra il governo austriaco e il consorzio guidato da Airbus e a dicembre 2018 la decisione di ritirare o meno gli Eurofighter era ancora al vaglio del Parlamento.

Nel 2000 in piena fase decisionale per la sostituzione dei Saab J-35OE Draken, il velivolo dato per vincitore era il Saab Gripen anche solo per il fatto che l’Austria era una fedele cliente del costruttore svedese. Ancora oggi pensiamo che il Gripen nell’ultima versione “E” sia il candidato giusto per la Luftstreitkräfte austriaca. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.aviation-report.com/caccia-militari-in-europa-programmi-contratti-ordini-valutazioni/

 

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