Pisa, 29 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – (Fonte La Nazione) – da congedatifolgore.com – Leggiamo di seguito. – «Il corpo di Emanuele Scieri presentava ferite che i consulenti hanno escluso fossero conseguenza della caduta».
È uno dei passaggi chiave dell’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame (Genovese presidente, Magi e Limongi a latere) ha respinto il ricorso per la revoca degli arresti domiciliari ad Alessandro Panella, uno dei tre insagati – con i commilitoni Andrea Antico e Luigi Zabara – per la morte di Emanuele Scieri, il cui corpo in avanzato stato di decomposizione fu ritrovato, nascosto dietro un tavolo, in un’area della caserma Gamerra, il 16 agosto del 1999. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, giaceva in posizione supina, con il capo reclinato verso derso destra e appoggiato sul piano di un tavolo capovolto, il braccio destro in posizione quasi perpendicolare al corpo con palmo della mano rivolto verso l’alto, il braccio sinistro piegato sotto i tavoli posti in posizione obliqua al terreno, il piede destro, (con la scarpa) appoggiato allo spigolo di un tavolo di colore verde con la pianta rivolta verso l’alto, la gamba sinistra con il piede privo di scarpa (ritrovata a circa due metri) era distesa in senso longitudinale al busto.
E poi ci sono le ferite, ‘inspiegabili’, espressione, secondo i consulenti «di un importante evento traumatico di natura contusiva e abrasiva realizzatopsi contro un ostacolo fisso avente una superficie ristretta e presumibilmente verde».
DUNQUE Emanuele venne trovato a terra, privo di vita con lesioni al collo del piede, alla sura e all’avambraccio. Lesioni non compatibili con la caduta. Aveva entrambe le scarpe slacciate, una sola indosso. Aveva il bordo della maglietta arrotolata fino alla base del torace. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.congedatifolgore.com/it/rassegna-stampa-la-nazione-sul-caso-scieri/