Roma, 12 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgia Ferri – Il provvedimento di Legge al correttivo del riordino dei ruoli volge al termine. (Segue articolo). – L’intero mese di dicembre servirà alle amministrazioni per accettare o meno, in termini di fattibilità tecnica, i pareri degli onorevoli e dei senatori e, in seguito, il provvedimento potrà procedere spedito in direzione dell’approvazione al Governo.
Il tempo delle riflessioni è finito, ma pare non essersi esaurita la voglia di giocare a più tavoli e tenere in mano più mazzi di carte nel vano tentativo di svuotare il banco.
Le richieste dei Cocer sono state chiare, quelle delle rappresentanze sindacali altrettanto: il problema è che le proposte avanzate da ambo le parti cozzano tra loro.
Inevitabile, direbbe qualche vecchio benaltrista abituato ad avere a che fare con molteplici soluzioni per un unico problema. Insomma: l’ennesima perdita di tempo tra scartoffie e comunicati stampa, proprio quelli tra i quali si barcamenano i delegati del Cocer Difesa, uniti alle lettere di richiesta che giungono al mondo politico.
Mentre la Difesa annaspa con il timore di non vedere la luce in fondo al tunnel; le forze di Polizia e i loro sindacalisti pregustano la vittoria perché sanno che porteranno a compimento quel processo di “riordino vero” iniziato nel 1981 che li condurrà, nelle battute finali, a dare vita ad un modello di carriere aperte con relativa possibilità di fluidità tra i ruoli.
Stesso discorso varrà per i Carabinieri e per i Finanzieri che accarezzeranno il sogno della tanto agognata “equiordinazione”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.sassate.it/correttivo-al-riordino-dei-ruoli/