Roma, 20 luglio 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Sia Crosetto che Tajani mostrano preoccupazione sulla fattibilità di raggiungere il 2% del PIL di stanziamenti per la Difesa, obiettivo imposto dalla NATO.
Sull’obbiettivo di destinare il 2% del Pil alla Difesa, l’Italia è indietro e non raggiungerà il traguardo nei prossimi due anni. A lanciare l’allarme è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto in audizione davanti alle commissioni Esteri e Difesa del Senato e della Camera, riunite per ascoltare la relazione sugli esiti del vertice Nato a Vilnius da parte del responsabile di palazzo Baracchini e del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“La Nato ha invitato gli alleati ad investire almeno il 2% del rapporto tra spese della Difesa e Pil”, ha ricordato il ministro, sottolineando come “questo parametro sarà considerato in futuro come base di partenza per le rinnovate esigenze dell’Alleanza e in alcuni casi sarà importante spendere anche oltre il 2%, considerando gli anni precedenti di sotto investimenti”. Come registrato anche dal ministro Tajani: “L’aumento delle spese per la difesa dovrà essere sostenibile e graduale”, aggiungendo che tale aumento dovrà “tenere conto del contributo complessivo degli alleati”.
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