Difesa: Tofalo si scaglia contro la Trenta

Roma, 31 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Guido Paglia – Tofalo ambiva a fare il ministro della Difesa ma nessuno lo ha mai ascoltato. (Di seguito l’articolo). – Il M5S si è sempre diviso tra persone che lavorano e che provano a farlo con serietà e i cosiddetti miracolati, individui senza arte e né parte che dovrebbero baciare dove cammina Luigi Di Maio, altrimenti oggi starebbero a pelare patate al mercato.

Angelo Tofalo fa parte di questa seconda categoria, i miracolati o, appunto, i patatari scampati. La sua storia parla da sé: in 5 anni di opposizione mai una comparsata in tv, i vertici del M5S lo hanno sempre tenuto all’ombra per evitare figuracce. Poi la vittoria alle elezioni del 2018: Tofalo ambiva a fare il ministro della Difesa ma nessuno lo ha mai ascoltato, men che meno Di Maio.

Non ci si può improvvisare quando si va a ricoprire un ruolo del genere. Inoltre su Tofalo pesava e pesa ancora oggi la sua figuraccia quando sedeva al Copasir, che non passò inosservata anche agli occhi dei servizi.

Nel febbraio 2017 se ne andò in viaggio in Turchia con una trafficante d’armi, la Dama in Nero Annamaria Fontana, poi in carcere con accuse pesantissime, per incontrare l’ex premier libico Khalifa Ghwell (leggi qui).

Un episodio che creò seri problemi anche al Paese, non solo a Tofalo, e una ingerenza che allora venne duramente criticata anche dai 5 Stelle stessi, che ne presero pubblicamente le distanze.

Da allora nel Movimento lo hanno cominciato a sfottere soprannominandolo “lo 007 fallito”. Questa sua smania per i servizi come se la vita fosse tutto un grande complotto lo ha reso ridicolo nel tempo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.sassate.it/difesa-tofalo/

 

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