Roma, 21 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Città vuote, strade (quasi) deserte, costante la presenza delle forze dell’ordine che pattugliano continuamente anche con l’ausilio dei droni. Segue. – Beh, diciamo che in Italia la maggior parte della popolazione si è attenuta (e si attiene) alle disposizioni governative sulla quarantena per fronteggiare il dilagare del contagio da Coronavirus e che solo una minoranza composta da insofferenti e incoscienti ha cercato di eludere le normative restrittive.
Questo stato di cose può considerarsi il lato positivo della medaglia nella condizione tragica che la pandemia ha provocato.
I numeri parlano chiaro: oltre 23 mila vittime nel nostro Paese, realmente incalcolabile quanti siano i contagiati che (forse) non sanno di esserlo, e quanti (purtroppo) passano a miglior vita nell’inconsapevolezza d’aver contratto il mortale virus.
Paura e non soltanto “senso di dovere” verso sé stessi e verso gli altri ha costretto (e costringe ancora) le famiglie a rispettare le disposizioni impartite.
L’altro lato della medaglia non è controllabile: gran parte della gente, inevitabilmente, con tanto e troppo tempo a disposizione sta a rimuginare sulla sua “nuova” condizione di trascorrere la giornata, sapendo che ne seguirà un’altra e un’altra e poi tante altre nello stesso modo.
La gente, suo malgrado, sta lì a rivedere il livello economico in cui si trova, calcola i propri risparmi, fino a quando potranno durare e come potrà affrontare il “dopo”.
Non c’è solo scetticismo nei confronti delle “misure” che sta prendendo o potrà prendere il Governo che sta gestendo questa drammatica fase della vita collettiva nazionale: c’è indifferenza e rigetto e le informazioni che in merito vengono fornite non rassicurano ma indispettiscono. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavocedellisola.it/2020/04/citta-vuote-forze-dellordine-come-in-coprifuoco/
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