Golfo di Guinea: Come e perché la Marina Militare italiana protegge la “Eni-Saipem 10000”

Roma, 20 Mag 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giusy Caretto – La Fremm Luigi Rizzo nell’ambito dell’Operazione anti-pirateria Gabinia, protegge “Eni-Saipem 10000” dai pirati. (Segue articolo). – La Marina militare italiana impegnata in nome dell’energia. E delle aziende italiane attive nel settore, Saipem ed Eni.

La Freem Luigi Rizzo, nelle scorse ore, a largo delle coste ghanesi ha garantito la sicurezza dell’unità di perforazione petrolifera “Eni-Saipem 10000”. Tutti i dettagli.

COSA FANNO SAIPEM ED ENI. Saipem – società controllata da Eni (30%) e Cdp Industria (12,55%) – è impegnata in operazioni di riposizionamento per una successiva esplorazione del sottosuolo marino a largo delle coste del Ghana.

LA COLLABORAZIONE DELLA MARINA MILITARE. “Si tratta di una delicata attività per l’intero comparto energetico nazionale, con inevitabili riflessi anche sull’economia europea”, spiega la Marina Militare italiana, che ha deciso di supportare la società energetica nelle sue attività.

Il 23 febbraio scorso, la fregata Luigi Rizzo ha lasciato la base navale di La Spezia per fare rotta verso le acque del Golfo di Guinea per contrastare attività di pirateria e rapine a mano armata in mare ai danni di mercantili e altre imbarcazioni.

Nell’ambito dell’operazione, che prende nome Gabinia, la nave Luigi Rizzo è impegnata a garantire la sicurezza dell’unità di perforazione petrolifera “Eni-Saipem 10000”, mercantile della flotta della società Saipem che opera in tutto il mondo in aree on-shore e off-shore, talvolta anche particolarmente ostili.

LA SIMULAZIONE. Ostilità che hanno spinto le aziende italiane e la Marina Militare, con l’obiettivo di assicurare un elevato livello di prontezza operativa, a verificare la catena di allarme nazionale. E così, in uno scenario estremamente realistico, a largo delle coste ghanesi, è stato simulato un tentativo di sequestro dell’unità petrolifera da parte di un gruppo di pirati.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.startmag.it/energia/come-la-marina-militare-protegge-la-eni-saipem-10000/

Condividi questo post