Roma, 10 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giuseppe Marino – Il ministro della Difesa se ne va a Gibuti. E finisce nel mirino dei colleghi del Carroccio. Seguiamo. – Ministro dove va? Ha sbagliato direzione, la guerra è dall’altra parte. Il quesito rimbalza in queste ore negli ambienti di governo che guardano con grande preoccupazione allo scenario libico che si va complicando sempre di più.
Nel mirino c’è il ministro della Difesa Elisabetta Trenta che, a sentire i colleghi leghisti del governo, sembra particolarmente disinteressata al caos di Tripoli, che pure mette a rischio importanti risorse petrolifere italiane, come ha sottolineato lo stesso Matteo Salvini, oltre alla gestione dell’immigrazione.
In effetti, non solo basta passare in rassegna le agenzie per scoprire che Elisabetta Trenta negli ultimi giorni ha diffuso una sola dichiarazione, dal tenore pacifista, che incidentalmente sfiora il tema del caos nell’ex colonia: “Cosa si scriverà sui libri di storia e sulla memoria quando si parlerà di Siria, di Libia, quando si parlerà degli odierni conflitti, laddove non è facile distinguere il combattente.
Chi è il combattente vero? Sono delle cose a cui dobbiamo pensare ogni giorno”. E, fanno notare i leghisti, non si può nemmeno dire che la responsabile della Difesa non sprechi tempo in parole per concentrarsi sui fatti.
Oggi ha annunciato di essere volata a Gibuti, nel Corno D’Africa, per una “visita a sorpresa” (in realtà anticipata dal Giornale).
Dunque mentre si aggrava sempre più il conflitto che sta gettando nel caos il Paese a un tiro di schioppo dalla Sicilia, il ministro vola a Gibuti, che dista circa settemila chilometri da Tripoli. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/politica/lira-dei-leghisti-sulla-trenta-scappa-guerra-libia-1676577.html