Roma, 22 maggio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Anche il Ministro Crosetto ha esposto alla camera le motivazioni per l’impegno assunto dall’Italia con l’incremento al 2% del Pil come fondi alla NATO.
L’Europa ha dovuto prendere consapevolezza che gli Stati Uniti sposteranno la propria attenzione sull’Indo-Pacifico e quindi c’è bisogno che il Vecchio continente si prenda in carico la propria difesa e sicurezza. Per far questo, gli impegni finanziari saranno fondamentali, ed è questa la ratio alla base dell’incremento delle spese nazionali per la Difesa al 2%.
A chiarirlo è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il question time alla Camera, nel quale ha chiarito il contesto che sta portando l’Italia verso il raggiungimento dell’obiettivo del 2%. Un parametro, ha spiegato, che non nasce dal nulla, ma da precisi impegni presi in ambito dell’Alleanza Atlantica. “Negli ultimi ottant’anni abbiamo beneficiato della sicurezza garantita dall’ombrello Nato, grazie a capacità principalmente – e in alcuni settori esclusivamente – fornite dalle Forze armate statunitensi”, ha ricordato Crosetto. “Più recentemente, ogni nazione europea ha dovuto prendere consapevolezza che gli Stati Uniti sposteranno la loro attenzione sull’Indo-Pacifico, e quindi toccherà a noi prenderci in carico la nostra difesa e la nostra sicurezza”.
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