Intervista: Paolo Nespoli, professione astronauta

Roma, 28 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea De Grandi – Un diploma di liceo scientifico e un’esperienza nell’Esercito. Seguiamo. – “Ho sempre desiderato essere un astronauta. Questo sarebbe rimasto un sogno nel cassetto sinché, grazie alla mia formazione militare nell’Esercito Italiano, ho capito che con la giusta mentalità, passione, determinazione, un buon gruppo di lavoro ed con un adeguato equipaggiamento, anche le aspirazioni impossibili talvolta si riescono a realizzare. Questa la mia esperienza di vita”, ci racconta Nespoli

“Manners Maketh Man” ricorda il proverbio. Sono i modi che fanno una persona. Ma quando si incontra Paolo Nespoli, di professione astronauta, è immediato domandarsi quali esperienze abbiano maggiormente influenzato il suo carattere.

Quelle sulla terra, oppure nello spazio? In entrambi i casi, il suo percorso di vita rimane unico. Dopo il diploma di liceo scientifico, Nespoli si arruola nell’esercito italiano. Destinazione Libano, assistente del Generale Franco Angioni, capo della prima missione militare italiana dopo la Seconda guerra mondiale.

L’Italia “da bere” dei primi anni Ottanta si avviava velocemente ad entrare nel ventunesimo secolo e si assumeva le prime, nuove responsabilità: dentro e fuori dal continente europeo. Paolo Nespoli è l’addetto stampa per i giornalisti in visita al contingente militare.

Ma il suo destino prevede un’altra professione. Un nuovo paese. Nespoli riprende gli studi. Destinazione: New York. Dove incontrerà un italo-americano che lo aiuta a realizzare il suo sogno: George Pugliarello, rettore della Polytechnic University, presso cui Paolo Nespoli ottiene un master in Scienza e Ingegneria Aerospaziale. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavocedinewyork.com/people/2018/12/26/paolo-nespoli-professione-astronauta-dallo-spazio-vedo-la-terra-con-lanima/

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