Roma, 01 agosto 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il Kosovo dalla scorsa primavera è tornata alla ribalta della cronaca per le vicende con i cittadini serbi presenti nel territorio, questo ha creato tensioni nella zona balcanica.
Quando nei Balcani vi è un momento di tensione tra Stati confinanti ricorrono spesso due elementi che lo denotano: il ruolo di Stati terzi e quello della minoranza nazionale la cui etnia è la stessa dello Stato confinante con cui si sta sviluppando la tensione. È ciò che sta accadendo in questi mesi in Kosovo, dove se è stato facile ravvisare l’esistenza di questi due elementi, ma è altrettanto difficile misurarne la portata.
In breve, ricordiamo che ad aprile in Kosovo ci sono state le elezioni municipali e nei comuni al Nord del Paese la maggioranza di etnia serba ha boicottato le elezioni. Causa del boicottaggio la questione delle targhe serbe nel nord, che di fatto stavano per essere sostituite da quelle albanesi. Nel nord i cittadini di etnia serba hanno messo in atto proteste davanti al palazzo municipale sventolando una enorme bandiera serba. Le tensioni sono sfociate in incidenti contenuti dai soldati della missione Nato “Kosovo Force” (KFOR).
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