Roma, 27 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di F. Q. – Il pm del processo sulla Trattativa Stato-mafia rimosso dal gruppo dal capo dell’Antimafia Cafiero De Raho. Segue. – Quarantadue minuti di intervista televisiva – con elementi noti sulla strage di Capaci – sono costate a Nino Di Matteo, il pm che ha istruito il processo sulla Trattativa Stato-mafia e che vive sotto scorta da anni perché minacciato dalla mafia, l’allontanamento dal nuovo pool sulle stragi che è stato costituito, dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, per far luce “sulla presenza di “entità esterne nei delitti eccellenti di mafia”.
Il magistrato, invitato a rispondere alle domande di Andrea Purgatori nella puntata del 20 maggio di Atlantide su La7, ha parlato della strage di Capaci come un “momento indelebile nelle menti delle persone perbene”, ma anche spiegato che è “altamente probabile che insieme agli uomini di cosa nostra abbiamo partecipato alla strage… anche altri uomini estranei a Cosa nostra”.
Una riflessione, come ha spiegato in premessa la toga, che arriva dalla letture delle sentenze già emesse.
Nino Di Matteo sulle stragi di mafia del 1992: “Probabile che assieme a Cosa nostra abbiano partecipato entità esterne”
L’estromissione è stata decisa dal procuratore de Raho, secondo quanto riporta La Repubblica, perché Di Matteo avrebbe interrotto il “rapporto di fiducia all’interno del gruppo e con le direzioni distrettuali antimafia”, con le quali fra l’altro era già cominciata una fitta rete di colloqui.
Il magistrato avrebbe reso pubblico il contenuto di alcune piste di lavoro di cui, invece, si sta discutendo all’interno di riunioni private. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/26/mafia-nino-di-matteo-estromesso-da-pool-su-entita-esterne-punito-per-unintervista-ma-diceva-cose-gia-note/5208235/