Roma, 3 settembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il Governo ha annunciato che rimodulerà nuovamente le aliquote IRPEF per i rettiti medi fino a 55mila euro, questo taglio porta 50 euro nelle tasche dei lavoratori.
Una riduzione dell’Irpef da 5 miliardi in favore dei contribuenti (dipendenti e pensionati) che navigano nello scaglione mediano di reddito compreso tra 28 e 50 mila euro. Con un beneficio pro-capite medio, in favore di circa 7 milioni di lavoratori, di 650 euro. E cioè poco più di 50 euro al mese. Il governo alle prese con la difficile messa a punto della manovra da almeno 25 miliardi studia il meccanismo attraverso il quale ridurre il peso delle tasse versate dai dipendenti.
I conti
Le risorse non sono molte e, dunque, l’esecutivo Meloni (che in vista della legge di Bilancio punta a investire 11 miliardi solo per confermare il taglio del cuneo fiscale in favore dei redditi inferiori a 35 mila euro) punta a concentrare quello che ha su un obiettivo molto ben selezionato in modo da non disperdere le energie finanziare, polverizzando i benefici. Così, appunto, tra i tre scaglioni Irpef attualmente in vigore per effetto dei cambiamenti introdotti con la riforma fiscale, nel mirino è stato messo, come detto, quello di mezzo (attualmente fissato al 35 per cento) che dovrebbe essere ridotto di 2 punti (ciascun punto di taglio vale 2,5 miliardi) per farlo scendere a quota 33 per cento. Questo piano, a dire il vero, parte da lontano. Già nell’autunno scorso il viceministro all’economia, Maurizio Leo, non aveva nascosto, quando si decise la riduzione da 4 a 3 aliquote, l’obiettivo di fare ulteriori passi avanti per i redditi fino a 50 mila euro.
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