Mezzi militari: Il sostituto segreto di ACM90

Roma, 29 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gianluca Celentano – Leggiamo di seguito. – Nel proporvi un’anteprima su un medio logistico designato già ai primi anni ’90 come sostituto dell’ACM90 e mai ufficialmente arruolato, ritengo che sia doveroso comprenderne l’evoluzione, facendo un passo indietro, arrivando ai 6611M e 6613G, due icone della motorizzazione militare, rispettivamente più conosciuti come ACL75 e ACM80.

Due veicoli, senza dubbio, legati a molti ricordi della leva, magari durante i viaggi nel cassone per le esercitazioni al poligono o per recarsi ai campi estivi o invernali.

“Che freddo d’inverno…”. Il più fortunato tra i due, in termini d’impiego, fu l’ACM80, infatti il più piccolo e vecchio ACL 75 risultava limitato nelle misure e adatto soprattutto al traino di gruppi elettrogeni e cucine rotabili.

Tuttavia entrambi presero vita da un unico progetto specifico per la Difesa e non furono realizzati sulla base di affidabili autocarri civili, come avvenne per l’ACM 52 che derivava dalle versioni civili del Fiat 639 N2.

In virtù anche di un design moderno e ancora attuale, come vedremo, potremmo sostenere che la prima evoluzione sia partita dalla rivisitazione dell’ACL75, che in qualche misura equipaggiava a sua volta un aggiornamento tecnico anche del 6 cilindri diesel dell’ACM52.

Robustezza, semplice manutenzione e versatilità, rientranti nella catalogazione Nato, erano gli elementi essenziali dell’automotive militare del dopoguerra, tuttavia durante la guerra fredda, pochi di essi furono sfruttati al limite, molti infatti assolsero prevalentemente compiti logistici per i servizi di caserma. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/mondo-militare/mezzi/il-sostituto-segreto-di-acm90-un-medium-multi-purpose-vehicle-4×4

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