Militari malati per l’uranio: La Commissione Difesa rinvia la palla al Parlamento

Roma, 28 Giu 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Clemente Pistilli – Confermata la relazione beffa. E i tempi per i risarcimenti si allungano. Segue. – Quella relazione è superata. Firmarla è stato solo un atto dovuto da parte dei ministri Elisabetta Trenta e Giulia Grillo. Non verrà tenuta in alcun conto.

Stiamo predisponendo una legge che finalmente darà giustizia alle vittime e invieremo anche una nota all’Avvocatura dello Stato specificando di non utilizzare quell’atto nei contenziosi in corso.

Dieci giorni fa erano state queste le rassicurazioni date a La Notizia da fonti vicinissime al ministro della Difesa dopo la presentazione alle Camere di un rapporto-choc, frutto del lavoro di un Comitato dove da tempo non vi sono più scienziati, ma solo burocrati ministeriali, e con cui era stato negato qualsiasi nesso di causalità tra l’esposizione all’uranio impoverito subita senza avere adeguate protezioni da tanti militari che si sono recati in missione nei Balcani e i tumori di cui gli stessi sono rimasti vittime.

Trascorsi però solo dieci giorni quella relazione è stata presentata e discussa in Commissione Difesa, alla Camera, senza minimamente sostenere che non andrebbe presa in considerazione perché superata e specificando anche che sul tema dell’uranio impoverito il Governo attende eventuali indicazioni dal Parlamento.

La palla è stata rilanciata sugli spalti di Montecitorio e Palazzo Madama. Aggiungendo che magari se qualche componente della Commissione ha dei dubbi si possono prevedere delle audizioni, a partire da quella della stessa Trenta.

IL CASO. La relazione-choc, prevista per legge, non veniva presentata alle Camere da dieci anni. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lanotiziagiornale.it/uranio-impoverito-e-militari-malati-confermata-la-relazione-beffa-addio-risarcimenti/

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