Pensione privilegiata: A chi spetta e come funziona

Roma, 21 Apr 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Cosenza – Dipende dal settore pubblico e privato: ecco le differenze e i requisiti a seconda dei casi. (Segue articolo). – Tra le prestazioni riconosciute agli invalidi c’è anche la cosiddetta pensione privilegiata, o anche detta pensione di privilegio. Si tratta di una misura assistenziale, in quanto per il riconoscimento di questa prestazione non è richiesto alcun requisito di anzianità contributiva: la pensione di privilegio, infatti, viene riconosciuta esclusivamente a quei lavoratori che hanno contratto un’invalidità nell’ambito di un rapporto di lavoro dipendente.

In realtà ci sono diversi tipi di pensione privilegiata in Italia: ad esempio, c’è quella riconosciuta ai lavoratori del settore privato e quella invece riservata al pubblico impiego (oggi esclusivamente per le Forze dell’Ordine). Facciamo chiarezza su quali sono le differenze tra le due prestazioni e su quali sono i requisiti – a seconda dei casi – per avere diritto alla pensione di privilegio.

Pensione privilegiata, settore privato: chi ne ha diritto. Partiamo dal settore privato: è la legge 222/1984 a parlare della pensione privilegiata riconosciuta ai lavoratori dipendenti del settore privato.

Come noto, ai lavoratori ai quali viene riconosciuta una percentuale di invalidità con una riduzione di almeno 2/3 della capacità lavorativa spetta l’assegno ordinario d’invalidità o la pensione d’inabilità lavorativa, due prestazioni di tipo previdenziale in quanto è comunque richiesto che il lavoratore abbia versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 anni maturati negli ultimi 5. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/pensioni-di-privilegio-a-chi-spettano-come-funzionano

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