Pensioni: tagli in base all’età di uscita su pensioni alte

Roma, 13 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Luca Cifoni – Leggiamo di seguito dove saranno eseguiti i tagli sulle pensioni. Segue. – Pensioni alte se non proprio d’oro, ma soprattutto anticipate. Sia quelle passate, sia i trattamenti che saranno liquidati d’ora in poi. Il progetto di legge annunciato alla Camera da M5S e Lega mette nel mirino gli assegni previdenziali al di sopra degli 80 mila euro lordi l’anno, ricalcolandoli non in base ai contributi effettivamente versati – come pure era stato detto – ma all’età in cui si è iniziato a percepirli.

Un meccanismo mutuato dalla proposta fatta a suo tempo dal presidente dell’Inps Boeri, che certamente è più facile da attuare ma penalizzerà in particolare alcune categorie di pensionati: manager usciti dal mondo del lavoro a seguito di crisi aziendali, alti gradi militari, donne.

Tutte persone che indipendentemente dagli anni di carriera hanno smesso di lavorare relativamente presto, anche in virtù delle norme esistenti.

I DETTAGLI. Il provvedimento a firma dei due capigruppo della maggioranza alla Camera, D’Uva e Molinari, è intitolato “Disposizioni per favorire l’equità del sistema previdenziale attraverso il ricalcolo, secondo il metodo contributivo, dei trattamenti pensionistici superiori a 4.000 euro mensili”.

Dovrebbe essere esaminato dal Parlamento già a settembre e nelle intenzioni dei promotori verrebbe approvato a Montecitorio prima della sessione di bilancio: in base alle stime interesserà 158 mila pensionati, con un effetto positivo per il bilancio dello Stato di circa 500 milioni l’anno, quindi 5 miliardi nei 10 anni dello scenario ipotizzato. L’articolo completo prosegue qui >>> https://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/pensioni_tagli-3907412.html

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