Roma, 28 Mar 2015 – di Andrea Pasqualetto – Se la verità è questa, se è così sconvolgente, le domande sono inevitabili: come viene controllata la salute mentale di un pilota? Chi lo fa, quando? Per l’aviazione civile esiste un protocollo dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) al quale si devono attenere tutti i Paesi dell’Unione. Ogni equipaggio, cioè ogni pilota e ogni assistente di volo, viene sottoposto a una visita medica periodica: annuale fino ai 40 anni, semestrale per gli over. In Italia gli esami si fanno all’Istituto di medicina aerospaziale dell’aeronautica militare, a Roma e Milano, e nei laboratori certificati dall’Enac. L’articolo prosegue qui >>> http://www.corriere.it/esteri/15_marzo_27/piloti-test-psicoattitudinali-volta-soltanto-inizio-carriera-bcd86ab2-d465-11e4-831f-650093316b0e.shtml
Piloti, i test psicoattitudinali una volta soltanto a inizio carriera
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