Politica: Libia, la guerra dimenticata che fa male all’Italia

Roma, 23 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Alessandro Orsini – L’Italia deve pesare con il bilancino ciò che gli altri Stati fanno in Libia. Segue. – Il Coronavirus (con annessa crisi economica) e la Libia sono le due questioni più importanti della vita politica italiana. La Libia riguarda la politica estera e il virus la politica interna.

Comprensibilmente oscurata dall’emergenza sanitaria, la questione nordafricana ha continuato ad evolversi però nel silenzio generale favorendo azioni e manovre nell’ombra o quantomeno al riparo degli sguardi dell’opinione pubblica.

Fare il punto della situazione impone un breve riepilogo delle “puntate precedenti” di questo dramma geopolitico. In Libia ci sono due governi che si combattono da anni. Il governo di Tripoli è appoggiato dall’Italia e il governo di Tobruk è sostenuto da Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

Prossima a cadere sotto assedio, Tripoli ha chiesto aiuto militare a Conte, che ha rifiutato per ragioni costituzionali: l’Italia non può utilizzare la guerra per dirimere le controversie internazionali. E così Tripoli ha chiesto aiuto a Erdogan, che ha accettato.

Nel volgere di poche settimane, la Turchia, che ha il secondo esercito più grande della Nato, ha ribaltato i rapporti di forza. L’esercito di Tobruk ha subito una serie di gravi rovesci e corre voce che il suo generale, Khalifa Haftar, possa essere sostituito.

Mentre accadeva tutto questo, l’Italia era paralizzata dal virus e il governo Conte non ha potuto investire energie sufficienti in Libia, con il risultato tangibile che i suoi interessi sono stati difesi dalla Turchia. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/editoriali/politica/libia_guerra_dimenticata_italia_22_maggio_2020-5241889.html

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