Pubblico impiego:Contratti, Governo stanzierà oltre 3 Mld di euro

Roma, 29 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Camillo Cipriani – Previste anche nuove assunzioni. – Segue. – Il governo nella manovra stanzierà, per il prossimo triennio, 3 miliardi e 250 milioni di euro per gli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici. Una somma analoga, a carico dei rispettivi bilanci, la dovranno poi trovare anche Comuni e Regioni per incrementare le buste paga dei propri lavoratori.

I TEMPI. Entro la fine di questa settimana partiranno gli inviti ai sindacati a Palazzo Vidoni. Il ministro dovrebbe incontrare le sigle prima della fine del mese. Una volta approvata la legge di Stabilità il negoziato potrà partire. Nelle more gli statali riceveranno una «indennità di vacanza contrattuale».

La manovra ha già stabilito la cifra: sarà dello 0,42% della retribuzione a partire da aprile del prossimo anno e salirà allo 0,70 per cento dal mese di luglio. Il testo del provvedimento che nelle prossime ore dovrebbe essere trasmesso in Parlamento, prevede anche un’altra importante notizia per i dipendenti pubblici.

Sarà rifinanziato il cosiddetto «elemento perequativo», il mini-bonus da circa 20 euro al mese che con il precedente contratto, quello firmato a febbraio alla vigilia delle elezioni, era stato destinato ai dipendenti con i redditi più bassi per compensare il parziale venir meno del credito d’imposta degli “80 euro”. Il bonus sarà versato fino a quando non sarà firmato il nuovo accordo che dovrà «riassorbire» l’elemento perequativo.

GLI SCATTI. Nella stessa norma che stanzia le risorse per il rinnovo del contratto degli statali, c’è anche uno stanziamento aggiuntivo di 210 milioni di euro per i fondi del trattamento accessorio per le forze di polizia e i vigili del fuoco.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.firenzepost.it/2018/10/25/contratti-pubblico-impiego-il-governo-stanziera-oltre-3-miliardi-per-gli-aumenti-nel-prossimo-triennio/

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