Sommergibili nucleari: La scelta di Camberra mette in crisi la Nato

Roma, 20 Set 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Sergio Barlocchetti – La rabbia di Macron, il confronto tra i sottomarini e le ragioni strategiche della scelta. (Segue articolo). – Il primo ministro del governo di Canberra, Scott Morrison, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro britannico Boris Johnson hanno annunciato insieme la formazione di una nuova alleanza che prende il nome di Aukus, in base alla quale la prima iniziativa sarà quella di costruire almeno otto sottomarini a propulsione nucleare per la Royal Australian Navy.

Il governo australiano ha aderito alla Future Nuclear Submarine Task Force che lavorerà con le controparti del Regno Unito e degli Stati Uniti nei prossimi 18 mesi per determinare il modo migliore per acquisire nuovi sottomarini nucleari.

Ancora non sono stati resi noti i dettagli tecnici dei nuovi vascelli, ma è probabile che la Marina di Canberra si doterà di unità d’attacco inglesi della classe Astute o di esemplari della classe Virginia prodotte dagli Stati Uniti.

Ma soprattutto, questo trattato prevede che la costruzione delle unità avvenga a Osborne nel sud del territorio australiano. Ad aggravare le reazioni internazionali a questo annuncio il fatto che Morrison ha anche annunciato che un precedente contratto da 30 miliardi di euro che l’Australia aveva siglato con il gruppo navale francese (Naval Group) per la costruzione di 12 sottomarini convenzionali che avrebbero dovuto essere conosciuti come la classe Attack è stato annullato.

Mossa che ha provocato il richiamo degli ambasciatori francesi di Usa e Australia, un atto certamente molto simbolico, anche perché gli australiani tirano dritto sulla loro decisione. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.panorama.it/Tecnologia/difesa-aerospazio/sottomarini-australia-francia-motivi-scelta

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