Roma, 16 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Padoin – Un grave problema poco seguito dagli ultimi esecutivi. (Segue articolo). – Il suicidio di un agente di polizia penitenziaria davanti al carcere di San Gimignano ha riproposto ancora una volta il problema degli atti di questo tipo non solo fra quella categoria, ma anche fra militari e Forze del’ordine.
Nel silenzio di altri membri del governo il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone commenta: «Pur non essendo state ancora rese note le ragioni del tragico gesto, dobbiamo tutti riflettere sulle difficili condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria, naturalmente non da oggi, ma causate da anni di colpevoli ritardi nella presa in carico dei loro problemi.
Ciò che posso dire è che questo ministero si attiverà al più presto per verificare le iniziative più urgenti da assumere, confrontandosi con le rappresentanze sindacali. Il giorno di Ferragosto visiterò il carcere romano di Regina Coeli». Ha subito inviato le condoglianze alla famiglia dell’agente della Polizia penitenziaria che si è tolto la vita ieri a San Gimignano.
Ma ha aggiunto: «Dall’altro lato, dobbiamo dedicare la massima attenzione anche al fenomeno preoccupante del crescente numero di suicidi tra i detenuti.
L’obiettivo è quindi un miglioramento dell’esperienza detentiva, contestuale ad azioni concrete per il benessere lavorativo degli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria, che ringrazio per l’abnegazione con cui sopperiscono al sottodimensionamento di organico».
Anche la ministra Trenta, dopo aver sbeffeggiato il collega Salvini in merito alla reintroduzione delle leva obbligatoria, affronta il problema, che riguarda anche le Forze Armate. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.firenzepost.it/2018/08/14/il-fenomeno-dei-suicidi-attenzione-del-governo-verso-agenti-di-polizia-penitenziaria-e-militari-ma-anche-per-i-detenuti/