Testimonianze: “Noi isolati al Polo con l’incubo Covid”

Cremona, 10 Mar 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Gianni – I militari usciti dalla “bolla“ della base itaIiana in Antartide tornano a casa. (Segue articolo). – Due settimane di quarantena in Nuova Zelanda, tamponi di controllo e poi rotta verso l’Antartide, ai confini di un mondo sconvolto dalla pandemia. Il 2020 in una “bolla Covid free”, composta da ricercatori e tecnici, civili e militari, in uno dei luoghi più inospitali del pianeta, dove le temperature possono arrivare fino a -80 gradi.

Venti gelidi, il sole che non tramonta mai o la notte perenne. La stessa sensazione di isolamento totale sperimentata l’anno scorso, per la prima volta, in città costrette al lockdown.

Il caporal maggiore capo scelto Calogero Monaco e il caporal maggiore capo Enrico Alongi, 41 e 36 anni, entrambi in forze al 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, sono rientrati in Italia dopo la 36esima campagna estiva del Programma nazionale di ricerche in Antartide, finanziato dal ministero dell’Università e attuato da Enea e Cnr.

Una spedizione composta da 72 persone che ha visto la partecipazione delle forze armate, con specialisti forniti dall’esercito, dalla marina e dall’aeronautica per lo svolgimento delle attività di ricerca: 31 progetti scientifici, di cui 13 osservatori riguardanti le scienze della vita, della Terra, dell’atmosfera e dello spazio che nell’anno del Covid, pur con alcune limitazioni, non si sono mai fermati.

Monaco e Alongi, entrambi “veterani” dell’Antartide, si occupavano della riparazione e della manutenzione dei mezzi, di attività di logistica e supporto nella stazione Zucchelli affacciata sull’oceano e nella base italo-francese Concordia, a oltre tremila metri di altitudine sul plateau e a più di mille chilometri dalla costa. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/antartide-covid-1.6106347

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