Roma, 20 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Salom – Aumentata la portata offensiva grazie a bombardieri strategici in grado di portare testate atomiche e a colpire in profondità il nemico. Segue. – L’allarme del Pentagono è esplicito: la Cina si sta riarmando e sta costruendo capacità offensive impossibili da ignorare. Gli esperti militari americani ipotizzano anche una cifra: 190 miliardi di dollari spesi annualmente da Pechino per modernizzare le forze armate.
Che la Repubblica Popolare sia sempre più considerata un «avversario strategico» da Washington non è una novità. Ma il programma spaziale in continuo avanzamento e un piano concepito per «annettere Taiwan» con una guerra lampo fanno pensare che la «battaglia dei dazi» sia, in prospettiva, una vera passeggiata.
Lontani i tempi quando Deng Xiaoping, consapevole dell’arretratezza economica e strutturale del Celeste Impero post maoista, raccomandava di «nascondere le proprie capacità e aspettare il proprio tempo».
Per il presidente Xi Jinping, promotore di riforme politiche che gli hanno attribuito poteri paragonabili soltanto a quelli attribuiti al Grande Timoniere, evidentemente quel tempo è arrivato.
Pechino dispone oggi di una base multi forze a Gibuti; ha reso la sua permanenza militare sugli atolli del Mar Cinese Meridionale un fatto compiuto, mentre ha trasformato scopi e struttura dell’Esercito popolare di liberazione. Sempre secondo il rapporto annuale del Pentagono, la Cina sta perseguendo una capacità nucleare per i suoi bombardieri a lungo raggio.
All’aviazione militare cinese «è stata riassegnata una missione nucleare», dunque il «dispiegamento e l’integrazione di bombardieri con capacità nucleari doterebbe la Cina, per la prima volta, di una “triplicità” di sistemi di lancio diffusi su terra, mare e aria». L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.corriere.it/esteri/18_agosto_17/pentagono-cina-ha-bombardieri-capaci-trasportare-armi-nucleari-189cc64e-a24f-11e8-b2f9-d4ce42b355f4.shtml