Allarme droni, sono sempre più usati dai criminali per ostacolare le forze di polizia

Roma, 06 Mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Bussoletti – Arriva dagli Usa il nuovo allarme sulla pericolosità dei droni in mano ai gruppi criminali. Nel recente passato hanno reso “ciechi” gli agenti dell’FBI. Dagli Usa arriva l’allarme su un nuovo pericolo legato ai droni: quello che siano usati dalla criminalità contro le forze di polizia. Ne ha parlato Joe Mazel, a capo della operational technology law unit dell’FBI, alla conferenza AUVSI Xponential, appena conclusa a Denver in Colorado. L’evento è rivolto specificatamente alla tecnologia del pilotaggio remoto (unmanned). Nell’occasione ha raccontato che lo scorso inverno nella periferia di una grande città, un team di salvataggio degli ostaggi dell’Agenzia si era stabilito su una postazione di osservazione elevata, quando ha cominciato a sentire il ronzio di piccoli droni. Dopo poco gli APR (Aeromobili a Pilotaggio remoto) o UAV (Unmanned Aerial Vehicle) erano intorno a loro, girando a elevata velocità con l’obiettivo di confonderli e stanarli. Di conseguenza gli operatori sono diventati “ciechi”, facendo ottenere ai criminali un indebito vantaggio. Peraltro sembra che questi avessero pianificato anticipatamente l’uso dei droni contro gli agenti. La criminalità ha cominciato a usare gli aerei a pilotaggio remoto (APR) per la contro-sorveglianza sulle forze di polizia e per spiare possibili bersagli. Quanto accaduto negli Usa conferma che sempre più gruppi criminali usano piccoli droni per scopi diversi, che siano il trasporto di droga o oggetti illegali. Oppure per ostacolare il lavoro delle forze di polizia. Nel caso raccontato da Mazel, infatti, emerge un altro particolare inquietante. Chi doveva spiare per fare una valutazione della situazione, alla fine è stato lui ad essere monitorato costantemente. Grazie alle telecamere montata sugli APR, i loro utilizzatori potevano controllare ogni singola mossa del “nemico” tramite YouTube. Di fatto attuando quella che nel campo dell’intelligence si chiama contro-sorveglianza attiva.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaesicurezza.com/difesa-e-sicurezza/allarme-droni-sono-sempre-piu-usati-dai-criminali-per-ostacolare-le-forze-di-polizia/

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