ALPINI/Le origini del cappello con la piuma degli Alpini

Trento, 13 Mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Carlo Alberto Ribaudo – IN EVIDENZA: alpini, Adunata Nazionale Alpini, Trento – La città di Trento ha accolto con molto entusiasmo 91° Adunata Nazionale degli Alpini, l’evento in programma dall’11 al 13 maggio, ha richiamato nel capoluogo trentino migliaia di persone. Secondo le stime saranno quasi seicentomila gli appassionati che renderanno omaggio al glorioso corpo militare e più di centomila gli Alpini pronti a sfilare per le strade. Gli Alpini sono uno dei più famosi ed apprezzati corpi dell’esercito italiano, fin dalla loro costituzione 15 ottobre 1872 si sono sempre distinti per il loro impegno nel proteggere i confini montani del nostro paese. Le truppe alpine dell’esercito italiano sono il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, e il loro contributo è stato determinante in numerose guerre della storia italiana. Gli Alpini hanno combattuto valorosamente in ogni guerra che l’Italia ha intrapreso, da quelle risorgimentali alle Guerre Mondiali, passando per missioni all’estero come quelle in Africa del 1888 e in Afghanistan del 2003. Uno dei tratti distintivi più evidenti di ogni Alpino è sicuramente il copricapo: il famoso cappello con la piuma che ancora oggi identifica in maniera chiara ed univoca gli appartenenti a questo glorioso corpo dell’esercito. Il Cappello Alpino fu adottato dalle truppe sin dalla loro creazione, non solo per la sua praticità ma sopratutto per il forte valore patriottico che quel copricapo rappresentava. L’Ernani, così veniva chiamato quel particolare modello di bombetta “alla calabrese”, divenne un vero e proprio simbolo durante il periodo risorgimentale grazie all’omonima opera di Giuseppe Verdi del 1844. Nell’opera lirica del maestro di Busseto, Ernani era un giovane pastore ribelle che si opponeva alla tirannia spagnola indossando un cappello tondo e con la piuma molto simile alla sopracitata bombetta. L’articolo completo prosegue qui >>> https://secolo-trentino.com/cultura/98197/

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