AMIANTO ELICOTTERI: DOMANI PDM CON M5S VISITERA’ IL REGGIMENTO IDRA

 

 

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Roma, 19 agosto 2013

Riceviamo e pubblichiamo – 

“Domani 20 agosto, nel primo pomeriggio, mi recherò con il deputato M5S, Massimo Artini, vice presidente della Commissione difesa della Camera, presso il 1° Reggimento di Sostegno Aviazione dell’Esercito “Idra” per una visita ispettiva – lo comunica Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm).

“Il Reggimento “Idra” è un reparto dove vengono effettuate le manutenzioni degli elicotteri in dotazione all’Esercito – prosegue Comellini – e in particolare per le linee AB 212 e AB412 che sono solo alcuni dei modelli di elicottero citati nella documentazione pubblicata dall’Huffington Post lo scorso 7 agosto.

E’ innegabile – aggiunge – che la Difesa sapesse fin dal 1996 dell’esistenza dei particolari contenenti asbesto installati a bordo degli elicotteri, ed è altresì innegabile che dopo la pubblicazione dell’articolo da parte dell’Huffington Post la Marina militare, a seguito dell’effettuazione di alcune immediate verifiche conclusesi con esito positivo rispetto alla presenza di asbesto, ha disposto sospensione di tutte le attività di volo con quegli elicotteri.

Sarà quindi questa prima azione politica intrapresa con gli esponenti del Movimento 5 Stelle membri della Commissione Difesa della Camera – precisa Comellini – l’occasione per proseguire l’importante lavoro svolto con i Radicali nel corso della passata legislatura per la tutela dei diritti dei militari e degli appartenenti alle Forze di polizia e quindi verificare se, e come, il Ministro della Difesa e i vertici militari stiano affrontando la questione per salvaguardare l’incolumità del personale che opera sugli elicotteri contenenti amianto.

Ovviamente – conclude il Segretario del Pdm – restiamo in attesa di conoscere per quali motivi dal 1996 ad oggi non solo non sembra essere stato fatto nulla per bonificare gli elicotteri, elencati nella documentazione che ho trasmesso alle Procure militari di Roma e Napoli, ma se nel corso di tutti questi anni il personale sia stato adeguatamente informato dei rischi derivanti dall’esposizione e dal contatto con materiali contenenti l’amianto”.

 

 

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