Biot e 007: Perché è solo la punta dell’iceberg. L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

Roma, 06 Apr 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giovanni Savino – Resta da capire che strategia voglia perseguire Mosca verso l’Italia, e se il caso Biot possa incidere nel cambiare una lunga storia di rapporti amichevoli, ma su posizioni diverse. (Segue articolo). – L’arresto del capitano di vascello Walter Biot, colto in flagrante in un parcheggio romano nella consegna di documenti dello Stato Maggiore all’ufficiale russo Dmitrii Ostroukhov in cambio di cinquemila euro ha riaperto la discussione sui rapporti tra Mosca e Roma, e sulle alleanze e gli schieramenti nello scacchiere europeo e globale.

In realtà il caso Biot non è di per sé una novità, nemmeno per i tempi recenti. Il 19 marzo a Sofia son stati messi in arresto sei ufficiali del ministero della Difesa e dei servizi bulgari, sospettati di esser stati reclutati dai russi per attività di spionaggio, e anche da Mosca nel corso degli ultimi anni son stati espulsi diplomatici in servizio presso le sedi dei paesi occidentali con accuse simili.

Anche in altri Paesi avvengono operazioni simili, giusto per restare in Europa orientale, a inizio aprile si è venuti a conoscenza di uno scambio di espulsioni tra la Cina e l’Estonia alla fine della scorsa estate, tenuto nascosto fino a qualche giorno fa.

L’attenzione dei media italiani si è concentrata su elementi certamente interessanti, anche di colore, come la condizione economica del capitano Biot, e si son lette non poche affermazioni discutibili e inesatte, tra chi sostiene la diversità totale tra Russia e Europa e chi piazza Odessa sotto il controllo di Mosca, ma sfuggono però le questioni fondamentali che emergono da questa storia. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2021/04/biot-e-007-perche-e-solo-la-punta-delliceberg-lanalisi-di-savino/

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