Carceri: Bonafede ha fermato l’esodo dei boss

Roma, 19 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Davide Manlio Ruffolo – Madonia resta in cella. Al 41 bis non c’è rischio contagio. Segue. – Stai a vedere che i nuovi decreti del ministro della Giustizia funzionano davvero. Dopo il primo successo che ha permesso di riportare in cella il pericoloso boss palermitano Antonino Sacco, reggente del mandamento di Brancaccio che era finito ai domiciliari in tempi di pandemia, ora altri tre mafiosi saranno tutt’altro che felici delle nuove norme volute da Alfonso Bonafede.

Si tratta del boss della commissione di Cosa nostra, Giuseppe Madonia detto “Piddu”, e due rampolli dell’organizzazione con parentele di spessore, il 40enne Francesco Guttadauro il cui zio materno è il superlatitante Matteo Messina Denaro, e il 30enne Leandro Greco il cui nonno era Michele Greco, detto il ‘Papa della Mafia’, a cui la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha espresso parere negativo per le richieste di scarcerazione presentate dai rispettivi avvocati.

Del resto secondo i magistrati della Dda “considerato anche che Madonia, Guttadauro e Greco si trovano isolati al 41 bis” non ci sono gli estremi per una loro uscita tanto più che l’emergenza sanitaria è al momento sotto controllo. Ora, tenuto conto del parere dell’Antimafia, la palla passa ai tribunali di sorveglianza a cui compete l’ultima parola.

RITORNO IN CELLA. Insomma sembra proprio che i decreti voluti dal ministro stiano dando i frutti sperati e abbiano messo a nudo una grave falla nell’ordinamento penitenziario sfruttata dai mafiosi in tempi di pandemia. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lanotiziagiornale.it/bonafede-ha-fermato-esodo-dei-boss-madonia-resta-in-cella-al-41-bis-non-ce-rischio-contagio/

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