Controllori dell’Aeronautica Militare, categoria mortificata e penalizzata

Roma, 3 luglio 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Il sindacato USAMI Aeronautica sta affrontando la questione relativa ai CTA (Controllori del Traffico Aereo) dell’Aeronautica Militare rilevando alcune errate interpretazioni di norme contrattuali.

Una professionalità sistematicamente mortificata

La scorsa settimana USAMI Aeronautica ha svolto un incontro con un considerevole numero di controllori della Forza Armata per fare il punto della situazione in merito ad una recente direttiva che ha distorto un loro diritto stabilito dall’ultimo contratto delle FF.AA. DPR 56/2022.

Dall’incontro è emerso un diffuso malcontento, delusione e senso di mortificazione per il comportamento adottato dalla Forza Armata nei confronti di figure ad elevato profilo professionale che da sempre subiscono una sperequazione inaccettabile e chiaramente tangibile se solo si confronta il trattamento riservato alle paritetiche professionalità impiegate nel settore civile.

La questione è piuttosto semplice, con una direttiva interna la Forza Armata ha interpretato in modo illegittimo l’articolo 16 del D.P.R. che ha recepito il provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze armate «Triennio 2019-2021», ponendo illegittime condizioni che decurtano in modo radicale la relativa Indennità di servizio aereo.

Sul punto il nostro sindacato ha già svolto un corposo e impegnativo studio giuridico con il supporto del Centro Studi Giuridici Militari della Sideweb, ricostruendo la storia del trattamento economico in argomento e le osservazioni giuridiche svolte nel tempo dalla giurisprudenza e dalla stessa Amministrazione, rilevando, in ultima analisi la palese illegittimità di quanto sta accadendo e i presupposti per chiedere giustizia al giudice amministrativo.

È palese, tuttavia, lo sconforto di detto personale che dopo anni di mortificazione economica, si è visto finalmente riconoscere le giuste competenze economiche, per poi vedersi sottrarre tali diritti con un atto interpretativo discrezionale. Ancora più profondo è l’avvilimento per il personale interessato se si pensa che per l’ennesima volta il militare deve ricorrere ai tribunali per la difesa di diritti che dovrebbero essere invece tutelati dall’Amministrazione.

Abbiamo appreso lietamente che dopo il nostro convengo, in cui sono stati affrontate le nostre strategie sindacali che includono interventi istituzionali e l’analisi degli argomenti giuridici da sottoporre al giudice (ma se necessario anche il pieno sostegno per una pubblica manifestazione), vi sia stato un sindacato di forza armata, verosimilmente presente all’incontro, che ha “prontamente” pubblicato un suo intervento a favore dei controllori.

Ebbene, ben vengano tutti gli interventi sindacali perché tutto ciò che fa notizia e azione aiuta certamente nella soluzione dei problemi.

Solo riteniamo che un’organizzazione sindacale non dovrebbe danneggiare il personale rappresentato attaccando le iniziative promosse da altri sindacati, che siano iniziative pubbliche o legali, in quanto anche tali interventi rientrano nel quadro ordinario delle azioni che, a nostro avviso, un sindacato deve compiere, ancor più se si parla di un ricorso TOTALMENTE GRATUITO per i suoi iscritti.

Oltremodo l’intervento a cui ci riferiamo si manifesta singolarmente contraddittorio in quando da una parte questa sedicente organizzazione di tutela afferma nel suo intervento che il ricorso sarebbe improduttivo (ovvero verrebbe rigettato), dall’altra dice invece che l’interpretazione dell’Amministrazione è erronea e quindi illegittima. Delle due l’una: o l’interpretazione è erronea, e quindi il ricorso viene accolto, o il ricorso è improduttivo e quindi il comportamento dell’Amministrazione è legittimo! Forse sarebbe meglio che si chiarissero le idee.

Parimenti ci sembra invece evidente e strumentale la cavalcata dell’onda emotiva del malumore degli interessati, da parte di tale organizzazione che si richiama alle procedure negoziali di raffreddamento dei conflitti, giacché tale prerogativa non è oggi perseguibile da nessuno sindacato militare in quanto (come noto a chiunque è impegnato seriamente nelle attività sindacali) questo diritto è concesso solo alle organizzazioni sindacali che verranno pubblicamente  (e non su autoproclamazione) dichiarate rappresentative dal Ministero della difesa solamente dopo la conta degli iscritti che dovrà avvenire a fine anno.

USAMI Aeronautica andrà avanti per la sua strada e ha già dato mandato alla Sideweb, che ha una convenzione in esclusiva con Usami Aeronautica, di mettere a disposizione i suoi legali per un ricorso che verrà offerto gratuitamente agli iscritti USAMI Aeronautica.

Certamente, in occasione dell’incontro che avverrà il prossimo 4 luglio non mancheremo di rappresentare al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica il grave errore commesso dall’Amministrazione, chiedendo tuttavia in modo esplicito che provveda entro un termine di 15 giorni a sanare il danno recato ai controllori, e preavvisando ogni azione utile istituzionale e legale nel caso in cui entro tale termine non venga rettificata la disposizione emanata dalla Forza Armata.

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.usami-aeronautica.it/notizie/controllori-dell-aeronautica-militare.html

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