Roma, 3 maggio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Da quando ha pubblicato il suo libro, il Generale Vannacci continua a fare notizia in un modo o nell’altro. In questo caso, è stato preso di mira il sindacalista che ha difeso il suo operato.
Difficile immaginare una facile convivenza fra organizzazioni sindacali e gerarchia militare. Da un lato l’esigenza di tutelare i propri iscritti nello svolgimento della professione; dall’altro quello di far valere una catena di comando e le ragioni del vertice politico dell’istituzione. Il risultato è che per aver difeso un proprio iscritto, il segretario generale di un sindacato militare è stato fatto oggetto di un provvedimento disciplinare.
In una nota, Siamo (sindacato militare autonomo), fa infatti sapere che “all’alba della conquista dei diritti sindacali dei militari e dell’avvio dei tavoli di contrattazione, il Segretario Generale del Sindacato SIAMO Esercito, Daniele Lepore (nella foto qui sotto, terzo da sinistra ) è stato oggetto di un procedimento disciplinare istituito per presunte violazioni in relazione alle dichiarazioni rilasciate dal Sindacato attraverso i mezzi di stampa, in cui si richiedeva ponderazione e dialogo nella vicenda che ha coinvolto un nostro iscritto: il Gen. D. Roberto Vannacci.
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