Houti: la guerra al traffico commerciale e spese militari

Roma, 4 maggio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Non serve essere un matematico per comprendere l’impatto economico alla lotta contro il gruppo HOUTI, un missile, per abbattere droni da poche centinaia di euro, costa molto di più.

il professore dell’US Naval War College Kevin D. McCranie ha paragonato l’azione degli Houthi nel Mar Rosso ad una riproposizione contemporanea delle teorie della Jeune École della Marine Nationale francese, emerse alla fine del XIX secolo.

Sull’onda dello sviluppo della torpediniera e del siluro, i teorici della Jeune École pensavano che la “battaglia decisiva” tra flotte guidate dalle grandi corazzate sarebbe stata sorpassata concettualmente dalla guerra di corsa contro il traffico commerciale del nemico.

Uno dei postulati dei teorici della Jeune École era che, per utilizzare le parole di un suo esponente di punta come Auguste Gouceard: “È e sarà sempre del tutto ridicolo rischiare 12-15 milioni, o anche di più, contro 200.000 o 300.000 franchi, e seicento uomini contro dodici”. La questione centrale era e resta, dunque, il prezzo – da intendersi in termini di economia bruta – da pagare per soffocare la minaccia rappresentata dalle attività corsare sulle rotte commerciali.

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