Roma, 25 Feb 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Simone Micocci – Guardiamo a cosa dice un articolo della Costituzione, il 52, di cui il comma 1. (Segue articolo). – L’Europa è sull’orlo di una grande guerra, e il timore degli italiani riguarda cosa potrebbe succedere qualora il conflitto tra Russia e Ucraina dovesse toccare da vicino anche il nostro Paese. Ci sarebbe una chiamata alle armi per tutti? Chi dovrebbe andare in guerra? E soprattutto: sarebbe possibile rifiutarsi?
I libri di storia, come pure le memorie dei nostri nonni, ci hanno raccontato quanto successo durante le due grandi guerre della nostra storia, con la corsa alle armi da parte del popolo italiano. Ma cosa potrebbe succedere oggi?
Va detto che l’articolo 11 della Costituzione stabilisce che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”.
Una parte fondamentale, anche perché ci dice cosa può fare – e non fare – l’Italia in caso di un conflitto internazionale. Una disposizione che di fatto risponde alla domanda su quante sono le possibilità che gli italiani – di seguito vedremo chi – possano essere chiamati alle armi.
L’Italia può entrare in guerra? Visto quanto stabilito dall’articolo 11 della Costituzione, l’Italia non può mai ricorrere a un intervento bellico per offendere la libertà degli altri popoli, o come mezzo di risoluzione dei conflitti.
Una tale disposizione, tuttavia, non esclude la chiamata alle armi nel caso in cui sia necessario difendere il Paese da una minaccia esterna. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/In-caso-di-guerra-chi-puo-essere-chiamato-alle-armi-in-Italia