Roma, 27 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di John Blackeye – Facciamo qualcosa prima che il fenomeno diventi cronico e parte di una statistica nazionale. Segue. – È giunta ieri l’ennesima notizia del suicidio che ha riguardato un giovane finanziere uscito dalla Scuola di formazione da poco più di un anno.
I suicidi del 2020 tra le forze dell’ordine e le forze armate ammontano già a 22 casi. Nel 2019 di suicidi ce ne sono stati 69. Speriamo che nel 2020 il fenomeno si fermi qui e non si confermi invece il trend dell’anno precedente.
Si può ragionevolmente affermare che se a quelli degli ultimi due anni, aggiungiamo anche quelli degli anni appena precedenti, il numero degli sfortunati raggiunge e supera le centinaia di persone.
Quello che pare emergere a prima vista, è che qualcosa non vada bene nel sistema gerarchico funzionale che riguarda le organizzazioni di tutti i Corpi e le Armi nei quali si sono verificati questi tragici eventi.
Sembra che manchi il contatto tra i vertici delle istituzioni e la base oppure se il contatto esiste, chi dovrebbe guardare indietro per controllare che sotto il suo livello vada tutto bene, è forse impegnato a guardare avanti.
In Italia ed in particolare nelle forze dell’ordine, vige una regola non scritta che è quella di raggiungere gli obiettivi prefissati, sempre.
Il fallimento non è previsto. Complice lo sviluppo di una carriera fatta spesso di spintoni tra colleghi, lo stress si accumula giornalmente anche in ragione di carichi di lavoro elevati da sopportare per tenere alto il rendimento dei Corpi, così come viene richiesto dalla nazione stessa, dalle esigenze. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.prpchannel.com/suicida-un-giovane-finanziere-lunga-la-lista-dei-suicidi-in-divisa-nel-silenzio-di-tutti/
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