CRONACA/Taranto, la tomba d’amianto

Taranto, 19 Mar 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Alberto De Filippis – Taranto di nuovo sulle prime pagine dei giornali. In Puglia sono stati registrati 1191 casi d tumore da amianto. Il 40% nel solo capoluogo ionico. Questo a leggere i dati del registro mesotelioma puglia. Per capirne di più abbiamo parlato con Luciano Carleo di Contramianto Onlus, associazione che studia la ricaduta di queste patologie. Dottor Carleo 472 casi censiti a Taranto. Cosa sta succedendo? “La questione non è limitata unicamente ai casi di mesotelioma perché il mesotelioma è solo la punta dell’iceberg rispetto alla correlazione con l’amianto. Tumori d’amianto sono anche i cancri polmonari o i cancri alla laringe che assumono un’entità notevole all’interno dei casi registrati”. Quali sono state le cause scatenanti? “Riteniamo in generale che due sono stati i comparti di maggiore esposizione all’amianto a Taranto: le attività in siderurgia e la cantieristica navale in particolare la marina militare, quindi gli arsenali della marina militare, dove ci sono stati operai sottomessi negli ultimi decenni a esposizioni significative all’amianto anche sulle navi militari”. Come avete raccolto queste informazioni? “Sono dati che ci sono stati forniti da lavoratori e dai cittadini. Le incidenze sono collegabili alle attività lavorativa, siderurgica e di cantieristica navale e marina militare, quindi attività professionali. Però resta sconosciuta una parte di casi di mesotelioma e alcuni di questi casi sono mesotelioma indotti in ambito familiare. Dovuti ad esempio ad aver respirato le fibbre d’amianto per esempio dalle tute dei propri congiunti che portavano a casa gli indumenti di lavoro”. L’articolo completo prosegue qui >>> http://it.euronews.com/2018/03/15/taranto-la-tomba-amianto-mesotelioma

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