Difesa: Angelo Tofalo, programma F-35 da rivedere

Roma, 16 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Giannini – Il sottosegretario apre un fronte fuori dal contratto di governo: il programma è da rivedere. Seguiamo. – Roma «Salvini ha fatto bene ad alzare la voce. È così che in Europa ci siamo fatti ascoltare».

Il sottosegretario M5s alla Difesa, Angelo Tofalo, minimizza gli attriti con i leghisti in seno al governo. Ma parla di meno armamenti e tagli, a partire dagli F35: un nuovo fronte non previsto dal contratto di governo.

Il presidente Mattarella è entrato a gamba tesa nella questione di nave Diciotti. Che succede? «L’intervento del presidente è stato un segnale forte al termine di un vertice Nato che ha visto la partecipazione dell’Italia con una strategia ben definita. A volte basta solo un po’ di buon senso e ieri il premier Conte ha dimostrato molto buonsenso».

E la tanto discussa rottura tra ministro dell’Interno e ministro della Difesa? «Sono le due facce di una stessa medaglia. Ritengo che la strategia portata avanti da Salvini sia stata molto opportuna, perché alzando la voce siamo arrivati forti sui più importanti tavoli europei. In una fase successiva, la Difesa ha dato il suo importante contributo al governo».

Ma sui migranti in tanti parlano di crepe nell’esecutivo. «Il governo è compatto». Difesa, su cosa puntate? «Stiamo valutando i diversi dossier aperti. Ci sono importanti tavoli su cui far valere il nostro know how tecnologico.

Il ministro Trenta andrà in commissione congiunta entro la fine del mese e delineerà la strategia politica della Difesa. Abbiamo acquisito i dossier su F35, Eurofighter, aeromobili, droni, cyber security, missioni internazional». L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/politica/i-soldi-f35-si-possono-spendere-altrove-1553366.html

 

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