Roma, 23 Dic 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Tiziano Ciocchetti – In conclusione il nostro ministro della Difesa si comincia a rendere conto che, il disinteresse della politica nazionale per la Difesa (ormai decennale), ha portato danni gravissimi agli interessi italiani. Segue. – Finalmente il ministro della Difesa Guerini comincia a capire che il suo ruolo è quello di difendere gli interessi italiani, specialmente nel bacino del Mediterraneo.
In una intervista a Repubblica dichiara che “dobbiamo difendere l’Italia e gli interessi italiani in maniera diversa”, aggiungendo che “ci vuole una nuova visione, una nuova presenza”. In effetti le parole del ministro rispecchiano quanto asserito, ormai da diverso tempo, da Difesa Online.
Il Mediterraneo, negli ultimi 5 anni, ha subito un cambiamento geopolitico enorme mentre, come al solito, il sistema Italia si trovava impelagato con le solite beghe di politica interna.
Questo è un nostro antico problema, trascurare (o meglio ignorare del tutto) la politica estera fino a quando non ci ritroviamo a mal partito.
Come è avvenuto con la vicenda – paradossale – dei 18 marittimi sequestrati dalle milizie di Haftar, detenuti in pessime condizioni per 108 giorni (nonostante il titolare degli esteri parlasse di trattamento di favore) e rilasciati in circostanze ancora da chiarire ma dopo il rituale di adoratio da parte del presidente del consiglio dei ministri Conte.
I nostri competitor si chiamano Turchia, Algeria, Egitto (che stiamo rifornendo di armi per avere in cambio il loro gas naturale), nazioni che fino a pochi anni fa non avevano i mezzi per contrastare le capacità degli europei.
Per fare solo un esempio gli algerini possono schierare i missili balistici a corto raggio Iskander-E e i suoi sottomarini classe Kilo possono lanciare missili da crociera Kalibr. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/mondo-militare/il-ministro-della-difesa-vuole-difendere-gli-italiani-come