Difesa italiana: Alcune riflessioni sullo stato di salute

Roma, 08 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Li Gobbi – Alla Difesa serve una direzione politica di ampio respiro, che guardi lontano, nel futuro. Seguiamo. – Il 4 settembre è stata resa nota la composizione della nuova compagine governativa e, in tale contesto, l’arrivo del nuovo Ministro della Difesa. Lorenzo Guerini (nella foto sotto), costituisce l’occasione più opportuna anche per fare qualche rapida riflessione sullo stato di salute della Difesa Italiana.

Sono conscio che la Difesa non rappresenti la massima priorità della Nazione, specie in questo momento un po’ caotico, e che il “nuovo” Presidente del Consiglio abbia già dimostrato quanto poco la tenga in considerazione.

Del resto non si può certo dire che lo stato di salute attuale della nostra Difesa sia dei migliori. In effetti, non lo è mai stato dopo la caduta dell’impero romano, come scriveva anche Cesare Balbo ancora alla vigilia delle guerre d’indipendenza (“Una storia della milizia italiana nell’età moderna? Infelicissimo assunto!

Dov’è forza andar razzolando qua e là ed esagerando sempre per far fare sulla carta una figura alla Patria nostra ch’ella non ha fatta mai in realtà”).

Peraltro, la gestione della ministra Elisabetta Trenta è forse riuscita persino a peggiorare le cose ed è positivo che il nuovo titolare del dicastero sia un politico di lungo corso, anziché qualcuno che si ritiene “esperto” in materia senza però esserlo.

È chiaro che non si può affrontare il discorso sulla Difesa senza affrontare il problema del contesto geo-politico in cui le F.A. dovrebbero operare…L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2019/09/brevi-riflessioni-sullo-stato-di-salute-della-difesa-italiana/

 

 

 

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