Roma, 21 Ago 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Vincenzo Giannotti – Non esiste un diritto soggettivo del dipendente pubblico al riavvicinamento alla sede di lavoro, più vicina al domicilio della persona da assistere. (Segue articolo). – Non esiste un diritto soggettivo del dipendente pubblico al riavvicinamento alla sede di lavoro, più vicina al domicilio della persona da assistere (art. 33, comma 5, I. n. 104/1992), essendo la richiesta del singolo recessiva rispetto all’interesse della collettività.
Infatti, nell’equo bilanciamento tra gli interessi coinvolti il legislatore ha condizionato il trasferimento all’inciso «ove possibile», in ragione proprio del preminente interesse organizzativo dell’ente pubblico. Con queste motivazioni la Cassazione (ordinanza n.22885/2021) ha respinto il ricorso, di una dipendente ministeriale, al trasferimento di sede in ragione del rilevante interesse organizzativo dell’ente a confermarla nella sede di appartenenza.
La vicenda. Una dipendente del ministero della giustizia si è vista negare il trasferimento, presso la sede più vicina alla madre portatrice di handicap grave (100%), nonostante le disposizioni previste dall’art. 33, comma 5, legge n. 104/1992.
Sia il Tribunale di primo grado che la Corte di appello, cui la dipendente aveva chiesto di ordinare il suo trasferimento, hanno rigettato il ricorso, precisando che la disposizione legislativa, invocata dalla dipendente, non configurasse un diritto assoluto, tanto che la norma precisa che il diritto, alla scelta della sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere, sussiste solo «ove possibile».
La dipendente ha, quindi, proposto ricorso in Cassazione, censurando la decisione dei giudici di appello per aver subordinato, il diritto di scelta della sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere, ad un potere discrezionale dell’amministrazione. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.italiaoggi.it/news/dipendenti-pubblici-non-c-e-diritto-all-avvicinamento-2530547