Dopo il laboratorio centrale della polizia penitenziaria emanato anche il DM della banca dati del DNA

Roma, 22 Giu 2017 – Riceviamo e pubblichiamo – La legge 30 giugno 2009, n. 85, ha istituito la Banca Dati Nazionale del D.N.A ed il Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del D.N.A presso il DAP. Con decreto del Ministro della Giustizia 2 marzo 2016 è stato istituito il Laboratorio Centrale Banca Dati D.N.A. cui sono affidati l’organizzazione e il e il funzionamento del Laboratorio, le relazioni con l’autorità giudiziaria e relativi importanti servizi di polizia giudiziaria, che grazie alla gestione affidata alla Polizia Penitenziaria, consentirà importanti sviluppi in materia di lotta alla criminalità. Il regolamento attuativo (D.P.R. 7 aprile 2016, n. 87) ha permesso che a partire dal 7 aprile 2016 sia iniziata la complessa attività di prelievo dei campione biologici da parte dei ruoli tecnici della Polizia penitenziaria (istituiti con il decreto legislativo 9 settembre 2010, n. 162, emanato ai sensi dell’articolo 18 della legge 30 giugno 2009, n. 85) adeguatamente e specificamente formati per questa attività. In tal modo sussiste anche in Italia una raccolta dei campioni biologici utilizzabili a fini investigativi. Nella giornata di ieri si è completato anche l’iter per la disciplina della banca dati del DNA mediante la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, del decreto del ministro dell’Interno 12 maggio 2017 relativo alla stessa.

Il decreto, adottato d’intesa con il ministro della Giustizia e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, stabilisce:

  • le modalità di cancellazione all’interno della banca dati dei profili del DNA e di distruzione dei campioni biologici;
  • le modalità di immissione e aggiornamento dei dati necessari per la determinazione dei tempi di conservazione degli stessi profili DNA;
  • la modalità di cancellazione del profilo del DNA ottenuto da un reperto in caso di concordanza con quello ottenuto da un campione biologico.

La banca dati del DNA ed il laboratorio centrale del DNA affidato rispettivamente alla gestione della polizia di stato e della polizia penitenziaria sarà invece consultabile anche da guardia di finanza e carabinieri nel rispetto di articolati iter.

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