Roma, 01 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Bechis – Il ministro traccia un bilancio della gestione dell’emergenza e delle sue conseguenze geopolitiche. Segue. – L’emergenza coronavirus ha cambiato, forse non solo temporaneamente, la vita quotidiana degli italiani e di chi li rappresenta nelle istituzioni. Ma non può sospendere la democrazia, gli impegni presi dal governo, né tantomeno alterare la collocazione internazionale del Paese.
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini fissa i paletti durante la videoconferenza “Attività d’Impresa e Rischio Paese – I Volti di una Crisi” organizzata dalla Scuola Internazionale Etica&Sicurezza, Aipsa e Citel. L’occasione è informale.
Un briefing questo mercoledì per capire come “fare sistema” nella gestione in sicurezza della crisi. Con il ministro, la direttrice della Scuola Paola Guerra, e un team di professionisti del settore, il presidente di Aipsa e Svp Global security e Cyber defence di Snam Andrea Chittaro, l’head of security di Enel Francesco Ceccarelli, Manuel Di Casoli, Cfo di Fiera Milano Spa.
“L’emergenza è una sfida per le democrazie liberali – confida Guerini – lo stato d’eccezione mette a dura prova le dinamiche della partecipazione democratica, richiede la ricerca di modalità nuove”. Ma il Parlamento non può mettere i lucchetti, né la democrazia rimanere sospesa in un limbo.
Se il rischio di sospendere il lavoro delle istituzioni rappresentative deve essere evitato in tutti i modi, non va sottovalutata la portata geopolitica della crisi e l’impatto che la campagna internazionale di aiuti per il coronavirus può avere sulla postura internazionale del Paese. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/04/f-35-guerini-mosse-difesa-nato-ue/
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