Esteri: Caccia ai giganti russi negli abissi

Roma, 01 Gen 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Lorenzo Vita – In questa fase dell’anno, con l’arrivo del Natale ortodosso, è molto facile che le navi della flotta di Mosca e i suoi sommergibili si avvicinino verso casa, in particolare nella base di Severomorsk. (Segue articolo). – Londra osserva continuamente i movimenti delle unità russe al largo delle sue coste. Lo fa da sempre, almeno dalla Guerra Fredda. E quel passaggio che collega le basi della Flotta del Nord all’Atlantico e che costeggia le acque del Regno Unito è il teatro di un costante duello tra la Marina britannica e quella di Mosca.

Lo era ai tempi in cui c’era l’Unione Sovietica, e lo è ancora oggi con lo scontro sempre più acceso tra il blocco occidentale e il Paese guidato da Vladimir Putin.

Per la Royal Navy, il lavoro non si è fermato nemmeno nel periodo natalizio. Il quotidiano britannico The Telegraph ha raccontato in questi giorni di come la fregata HMS Westminster abbia fatto una sosta nelle isole Shetland senza mai interrompere la sua attività principale: controllare i sottomarini russi attraverso il suo sistema di sonar in grado di intercettare qualsiasi movimento nemico.

La nave, come confermato anche dall’account Twitter dell’unità della Royal Navy, è ripartita in questi giorni a nord della Gran Bretagna esercitandosi anche con la Guardia costiera. Ma la missione più importante resta sempre quella di monitorare attraverso il suo lungo cavo srotolato a poppa il passaggio di tutte le unità russe che solcano quei mari.

Gli analisti ricordano che questo è un periodo abbastanza comune per la “caccia” alla flotta russa. In questa fase dell’anno, con l’arrivo del Natale ortodosso, è molto facile che le navi della flotta di Mosca e i suoi sommergibili si avvicinino verso casa, in particolare nella base di Severomorsk.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/difesa/caccia-ai-giganti-russi-negli-abissi.html

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