Roma, 30 Mag 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Lorenzo Vita – La Marina statunitense, proprio per “coprire” il ritiro dal Paese dell’Asia centrale delle truppe, ha ordinato il dispiegamento della portaerei Ronald Reagan nel Golfo, distogliendola dai suoi compiti nel Pacifico. (Segue articolo). – Il ritiro dall’Afghanistan è uno dei tanti punti interrogativi degli Stati Uniti. L’annuncio di Joe Biden ha confermato la volontà della Casa Bianca di procedere spediti verso la fine di una guerra iniziata venti anni fa come guerra al terrore e che nel tempo ha assunto caratteristiche sempre diverse: fino a diventare sgradita allo stesso elettorato americano.
Una guerra che per gli Stati Uniti ha significato non solo un passaggio epocale della storia recente americana, ma anche una mossa strategica di particolare rilevanza per inserirsi in un contesto estremamente rilevante come quello dell’Asia centrale.
La “tomba degli imperi”, che sin dai tempi del Grande Gioco aveva fatto comprendere la centralità nel futuro assetto delle potenze mondiali, è infatti un luogo che ancora oggi può essere considerato il cuore pulsante della geopolitica internazionale.
Un crocevia di interessi e di confini in un Heartland che diventa sempre più importante nel momento in cui la Cina prova a uscire dal suo guscio, la Russia non vuole cedere terreno nelle antiche repubbliche socialiste e altri attori cercano di inserirsi nella partita, a cominciare da Iran e Turchia.
Terminata guerra al terrore – che in realtà si può dire mai sconfitto dal momento che i Talebani non hanno perso e altri sigle islamiste rischiano di prendere ulteriore spazio di manovra – resta quindi la domanda strategica: dove andranno gli Stati Uniti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/guerra/dove-andranno-stati-uniti-dopo-ritiro-afghanistan.html