Roma, 08 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Emanuele Ripa – Le polizie italiane sono le meno pagate tra quelle dei paesi più sviluppati . (Segue articolo). – Come noto a marzo 2018 è stato sottoscritto, dopo quasi 10 anni di blocco e per la sola parte relativa all’aspetto economico, il nuovo contratto collettivo nazionale per le Forze di Polizia valevole per il triennio 2016-2018.
Tuttavia, nonostante le numerose promesse fatte dal precedente Governo prima della sottoscrizione dell’accordo, e i tanti anni intercorsi dall’ultimo contratto (triennio 2006-2009), gli stipendi delle Forze di Polizia continuano ad essere tra i più bassi d’Europa.
Con il rinnovo si è ottenuto un modestissimo aumento dei salari, i quali, grazie anche agli effetti della riparametrazione stipendiale avvenuta con il D.Lgs. 95/2017 (c.d. Riordino delle carriere), hanno avuto un incremento appena sufficiente a compensare la cessazione della corresponsione del c.d. bonus Renzi che era di 80 euro.
Alla fine di tutto, considerati i nuovi parametri e l’incremento avuto con il rinnovo del contrattuale, al netto del bonus Renzi, la retribuzione mensile dei poliziotti penitenziaria ha avuto un apprezzamento medio di circa 20/30 euro netti.
Una miseria se solo si considerano le paghe mensili di quasi tutte le altre omologhe forze di polizia europee.
A ben vedere, infatti, le polizie italiane sono le meno pagate tra quelle dei paesi più sviluppati .
In Austria ad esempio un poliziotto parte da uno stipendio di 2.100 euro circa, mentre in Irlanda il salario parte da 1.600 euro appena terminato il corso di formazione e in soli 8 anni di servizio si possono raggiungere i 2.600 euro al mese. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.poliziapenitenziaria.it/comparazione-degli-stipendi-dei-poliziotti-europei/