Geopolitica: L’importanza economica del Canale di Suez

Roma, 30 Mar 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Renato Scarfi – Il perdurare della chiusura e l’eventuale nostra inerzia potrebbero causare un nostro progressivo isolamento in un mare che si fa ogni giorno più angusto e teatro di una concorrenza esasperata. (Segue articolo). – Da martedì 23 marzo i media ci aggiornano continuamente sulla situazione della gigantesca portacontainer “Ever Given”, della compagnia Ever Green, incagliata nel Canale di Suez. Ciò ha riportato all’attenzione l’importanza di quel delicato passaggio, da molti guardato con superficialità, come se il libero transito attraverso Suez fosse una questione ormai acquisita e sicura.

Non è così per due motivi. Il primo è che il Canale di Suez corre interamente su territorio egiziano, e la Repubblica Araba d’Egitto ne è la legittima proprietaria. Già negli anni ’20, quando era più forte la propaganda che voleva un Mediterraneo pienamente sotto controllo italiano, era infatti chiara una considerazione: il mare è “nostrum”, ma il Canale è “Suez”.

Una boutade che illustra sinteticamente proprietà e valenza strategica del Canale che collega il Mar Mediterraneo con il Mar Rosso, l’Europa con l’Asia. Il secondo motivo in questi giorni è sotto gli occhi di tutti. Basta una nave di dimensioni adeguate per bloccare completamente il passaggio e aprire una crisi di portata mondiale.

L’importanza economica e strategica che il Canale avrebbe assunto era chiara già prima della sua inaugurazione. Quando era ancora solo un’idea Lamartine1, infatti, scriveva“…qual è l’interesse dell’umanità nella questione d’Oriente? È che il Mediterraneo, il grande lago, non francese, ma europeo, internazionale, ritorni a essere il veicolo di grande circolazione di merci e di idee. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/geopolitica/analisi/limportanza-economica-e-geopolitica-del-canale-di-suez

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