Il ritiro dell’Italia dall’Afghanistan: Il punto di Camporini

Roma, 30 Gen 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Emanuele Rossi – Il ritiro dall’Afghanistan e qualche perplessità. Conversazione con Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa e vice presidente dell’Istituto affari internazionali. (Di seguito l’articolo). – Fonti della Difesa italiana hanno annunciato ieri all’Ansa che la ministra Elisabetta Trenta ha già dato l’ordine al Coi, il Comitato operativo interforze, di studiare i piani per il ritiro dall’Afghanistan del contingente italiano impegnato nell’operazione ISAF della Nato – quella mossa a sostegno degli Stati Uniti contro il regime talebano colpevole di aver dato protezione ai qaedisti del 9/11.

Ora gli Stati Uniti hanno già chiuso il “framework” che farà da base a un accordo con i Talebani, a cui seguirà un’altra fase di transizione intra-afghana (governo-Taliban), e questo dovrebbe creare i presupposti affinché anche le altre forze occidentali lascino il paese.

Le notizie uscite sui giornali non sono state smentite dal governo italiano se non dalla Farnesina, che si è dichiarata all’oscuro di certe discussioni. Anzi, il frontman del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, in un post pubblicato su Facebook ha ringraziato la ministra e il vicepremier Luigi Di Maio – che negli equilibri interni collegati al contratto politico con la Lega rappresenta quella che è ormai diventata la seconda forza di governo – del buon lavoro fatto.

La Lega di Matteo Salvini ha invece preso una posizione contraria, definendo il ritiro “un parere” di Trenta e mostrando come le divisioni interne al governo italiano ricoprano anche questo dossier. Qual è la situazione? Formiche.net lo ha chiesto al generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa e tra i più prestigiosi comandati italiani internazionali. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2019/01/italia-afghanistan-opinione-camporini/

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